Ortensia rampicante

Hydrangea petiolaris

  • Famiglia: Hydrangeaceae
  • Fogliame: Deciduo
  • Categoria: Piante rampicanti
  • Consigliata per: Giardino
  • Temperatura min.: -15 | -10 °C
  • Altezza: > 12 metri
  • Terriccio: Universale, Per fioriere, Per rampicanti
  • Larghezza: 4 — 8 metri
  • Esposizione: Soleggiata , Parzialmente ombreggiata , Ombreggiata
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Sebbene le ortensie più diffuse abbiano portamento arbustivo, esistono anche specie rampicanti che raccolgono una serie di interessanti virtù: resistono al freddo, prosperano anche all’ombra, tollerano lo smog. Piante decidue molto ramificate, offrono anche il vantaggio di aderire ai supporti da sole, tramite radici aeree. I piccoli fiorellini estivi sono stellati, riuniti in corimbi o pannocchie decorative. Le foglie sono ovate, scure, appuntite all’apice e dentate ai margini. La più diffusa è Hydrangea petiolaris, di origine giapponese, vigorosa, alta fino a 20 m, rustica, adatta a formare cortine verdi anche all’ombra ed a  rivestire muri, graticci, tronchi d’albero. Ha fiori bianco crema, che sbocciano in giungo in corimbi appiattiti.

Consigli di coltivazione

Rustiche e vigorose, le ortensia rampicanti non temono il freddo. Prediligono un terreno fresco e fertile, arricchito con letame maturo o torba. La posizione ideale è semi ombreggiata, con alcune ore di sole al giorno. Si mettono a dimora in autunno o in primavera. Si moltiplicano per talea semilegnosa, in autunno.

Da non dimenticare

Parente stretta delle ortensie rampicanti è la Schizophragma hydrangeoides molto simile nell’aspetto, con lunga fioritura, adatta anche per rivestire un muro in pieno sole.

Ortensia rampicante: come e quando irrigare

Ha bisogno di innaffiature regolari e abbondanti in estate, evitando con cura il terreno inaridito. Le piante adulte e grandi tollerano meglio il caldo estivo, se sono in ombra.

Per irrigare la pianta con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotarlo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o  doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua). 

La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Se la pianta è in giardino si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).

In terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.

Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è  il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.

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